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5 Metodi per aumentare la reach organica su Facebook

Com’è ormai noto Facebook sta riducendo drasticamente la reach organica di ogni post, come spiegano anche loro stessi in quest’articolo.

E come se non bastasse, continua a diminuire.

Il motivo?

Qualcuno è dell’idea che Facebook stia utilizzando questa strategia semplicemente per incrementare i guadagni provenienti dalle sponsorizzazioni, cosa che in realtà è avvenuta (vedi grafico).

Aumentare portata organica Facebook

 

Probabilmente in parte è vero.

Quello che è anche vero però, è che Facebook sta cercando di ottimizzare al meglio il traffico organico, sia per interessi personali, che per l’utente.

In che modo?

Beh, a differenza della prima era di questo social network, oggi il numero di persone iscritte è notevolmente aumentato, come anche il numero di pagine e gruppi creati, ma non solo, anche la media degli amici e “mi piace” sulle pagine sono aumentati.

Oggi le persone tendono a seguire molte più persone/pagine a seconda degli interessi, ma non sono realmente attive su ognuno di loro, a dire il vero sono inattive sulla maggior parte di esse.

Ora immaginativi di trovare sulla vostra bacheca centinaia di notizie provenienti da tutti i gruppi/amici/pagine che seguite? Sarebbe il delirio totale e con tutta probabilità verrebbe compromessa l’esperienza utente e quindi l’interesse.

Questo comporterebbe una permanenza inferiore sul sito e di certo non è quello che vorrebbe Facebook.

Come si comporta Facebook?

reach organica Facebook

La maggior parte di voi molto probabilmente se ne sarà già accorto, ma Facebook tende ad ottimizzare la bacheca in base ai vostri interessi attivi, che essi siano gruppi, pagine o persone, di conseguenza vi ritroverete principalmente post provenienti da fonti con le quali avete già interagito di recente.

Più la vostra permanenza su Facebook si allunga, più alcuni elementi meno attinenti alle vostre “relazione medie” inizieranno a saltare fuori.

Tutto questo migliora non di poco l’esperienza utente e garantisce a Facebook una permanenza più duratura dell’utente.

Ovviamente i fattori che incidono sulla visibilità di un post non dipendono solo dalle interazioni degli altri utenti, ma esistono tanti altri fattori che potrebbero influenzare la portata organica dei tuoi post.

Le “Pagine aziendali” sono sicuramente quelle che hanno maggiormente risentito di questa riduzione, sopratutto quelle con migliaia di “mi piace”.

5 Modi per aumentare la portata organica su Facebook

1. Tipo di Post

tipologia di post Facebook

Forse non tutti lo sanno ma i post non sono tutti uguali agli occhi di Facebook, se pubblichi una foto, uno status o un link vengono recepiti in maniera diversa l’uno dall’altro per svariati motivi, che vanno da interessi personali del network ad esigenze dell’utente “medio”.

In ordine d’importanza troviamo :

  1. Foto
  2. Domande
  3. Status
  4. Video (di Facebook)
  5. Link

Le foto sono quelle che raggiungono più traffico organico in assoluto, invece i link sono quelli che ne raggiungono meno.

FOTO: Il motivo per il quale le foto raggiungono un maggior numero di persone è quasi evidente, il trend del momento sono proprio le immagini, (vedi Instagram o Pinterest)  l’utente è attratto da loro e recepisce subito il messaggio.

DOMANDE E STATUS: Domande e status generici sono sempre ben apprezzati da Facebook, del resto era ed è ancora la sua funzione principale.

VIDEO: I video caricati su Facebook (non da YouTube, quelli sono considerati link) attira una discreta quantità di traffico organico. (In costante aumento)

LINK: La tipologia di post che raggiunge meno persone in assoluto sono i link esterni, già, proprio quelli che interessano di più a noi.

Il perché?

Semplice, Facebook gradisce meno quando pubblichi sul suo portale qualcosa che inviti l’utente ad uscire dallo stesso, in più i link sono il metodo più semplice per pubblicizzare un qualcosa di esterno al network e questo potrebbe interferire sull’esperienza utente.

Voi far raggiungere il tuo link a più persone possibili? Per Facebook quella è pubblicità, quindi la soluzione è semplice: PAGA!

Non ne sono certo, ma probabilmente postando una foto e successivamente aggiungere il link nella descrizione potrebbe ovviare in parte il problema.

2. Attinenza

Come è ormai noto, i grandi network come Facebook e Google stanno diventando estremamente intelligenti, di conseguenza riescono in maniera sempre più accurata a comprendere il settore o la nicchia del tuo blog/articolo/pagina social, per questo motivo pubblicare qualcosa non in linea con la tua pagina è sicuramente una mossa poco intelligente.

Se ad esempio la tua pagina parla di WordPress, Facebook lo sa e si aspetta che le persone che ti seguono siano interessate a quell’argomento, di conseguenza se pubblicherai una notizia che parla di pesca, Facebook se ne accorgerà e ridurrà drasticamente la portata organica di quel post.

3. Orario

quando pubblicare post

Questa è un punto tanto scontato quanto particolare.

Come ovvio che sia, esistono giorni ed orari particolari dove il numero di utenti che si riversa sui social è maggiore. Di conseguenza sembrerebbe scontato puntare proprio su quei momenti li per aumentare il traffico organico su Facebook.

A mio modo di vedere, il fattore competizione interviene anche questa volta.

Ho sentito idee contrastanti  a riguardo e sinceramente sono ancora confuso.

Da test personali che ho fatto, i miei post risultano avere un engagement maggiore se pubblicati in orari fuori dal comune, come ad esempio la mattina presto o a notte fonda, questo perché (sempre secondo la mia opinione) la competizione sui cosiddetti  “elementi freschi” è notevolmente inferiore.

In più negli orari di punta il mio post sarà comunque visualizzato da tutte le persone in target predestinate a riceverlo.

Altri invece affermano che puntare sugli orari/giorni con maggior affluenza, che di norma sono il lunedì mattina, il giovedì e venerdì fuori dagli orari d’ufficio ed il weekend in generale, sia la mossa più giusta.

Ovviamente molto dipende anche dal tipo di post e dal tipo di nicchia, quindi il mio consiglio è quello di fare più test e capire quali siano gli orari e i giorni ottimali per la pubblicazione del tuo materiale.

4. Numero di “mi piace” in target

Un errore comune che spesso si commette quando si creano pagine “aziendali” su Facebook è quello di provare a raggiungere il maggior numero di “mi piace” nel minor tempo possibile, qualsiasi essi siano.

Se i “mi piace” della tua pagina non sono in target con l’argomento, perché magari non sono naturali o addirittura comprati, risulteranno essere quasi totalmente inutili.

Come detto in precedenza Facebook tende a mostrare i post alle persone realmente interessate ad un determinato argomento, quindi se alla maggior parte di loro non interessa realmente quell’argomento non vedranno mai il tuo post.

Tutt’altra storia se invece i tuoi follower sono tutti naturali e provengono da persone con interessi molto affini.

Questo conferma ancora una volta che avere un numero di “mi piace” elevato non vuol dire raggiungere più persone, anzi, paradossalmente una pagina con 1000 followers attinenti ottiene più risultati di una pagina con 10.000 che non hanno nulla a che vedere cone la pagina stessa.

5. Interazioni

interazione con i post

Le interazioni sono alla base di tutto.

Ribadisco quello detto all’inizio di quest’articolo. Riuscire a far interagire l’utente con il tuo post porterà enormi vantaggi, sia al post in questione che a quelli futuri.

Questo vuol dire che se il tuo articolo o status era destinato a raggiungere circa il 5% dei tuoi seguaci, grazie alle interazioni il traffico organico di quel post aumenterà notevolmente, in quanto ritenuto interessante dagli utenti e per questo Facebook ti premia.

Ma non finisce qui, magicamente tutti gli utenti che hanno interagito con il tuo post, inizieranno a vedere sulle proprie bacheche elementi provenienti dalla tua pagina, questo solo perché hanno mostrato dell’interesse verso un qualcosa di tuo.

Ovviamente la pacchia non dura in eterno e se gli stessi utenti smetteranno di interagire con gli elementi della tua pagina l’effetto magico svanirà e non vedranno più nulla.

Le interazioni sono suddivise per importanza in questo modo :

  1. Condivisione
  2. Commento
  3. Mi piace

Il classico “mi piace” è l’interazione più semplice da ottenere per questo Facebook non la tiene troppo in considerazione (ovviamente fino a quando non raggiunge un numero interessante).

Il commento è già molto più rilevante in quanto l’utente decide di dedicarti del tempo per scrivere un qualcosa sotto il tuo post.

La condivisione è l’elemento massimo, questo perché l’utente si fa carico del tuo post e ci mette la faccia, e per Facebook è molto importante.

Quindi è fondamentale invogliare l’utente ad interagire con il vostro elemento, dev’essere il vostro obbiettivo primario.

Una delle tecniche più note per far interagire l’utente è quello di porgergli delle domande come spesso fa Buffer.

Un altra tecnica potrebbe essere quella di usare delle immagini ad effetto.

Ovviamente non tutte le interazioni sono positive, ad esempio potrebbero segnalare il tuo post se per caso dovesse urtare la sensibilità di qualche utente, in tal caso la copertura organica diminuirebbe. Anche se alcuni utenti decidono di non seguire più il post o la pagina potrebbe essere interpretato non bene da Facebook.

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Gabriele Prevato, esperto Facebook dal 2003, ha realizzato un corso completo nel quale ti mostrerà tutte le tecniche utili per avere successo su Facebook, sia con la tua attività che non.

 

Conclusioni

Tieni sempre a mente che Facebook come anche altri social e motori di ricerca come Google, non sono stupidi ed hanno sempre 2 obbiettivi principali :

  1. Esperienza Utente
  2. Profitti

Quindi quando crei qualsiasi elemento pensa sempre a questi due punti e fatti le domande giuste.

Spero che questo articolo ti sia stato d’aiuto per aumentare il traffico organico su Facebook ed avere successo su questo social network.

Leggi anche “Come non farsi bannare da Facebook Ads” e “Come aumentare i seguaci Instagram

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