Negli ultimi anni l’avvento dei CMS (Content Management Systems) del calibro di WordPress ha rivoluzionato Internet: si pensi che soli 5-10 siti Web possono essere costruiti in ogni singolo secondo.
Se i siti web fino ad un recente passato erano creati solo dai professionisti del settore, oggi chiunque può creare un sito web in pochi minuti, anche per scopi personali, con poche o limitate conoscenze del linguaggio di programmazione.
Ciò contribuisce a creare molte importanti opportunità di guadagno su Internet, ma presenta anche molte sfide competitive che occorre tenere in debita considerazione.
Dopo il processo di installazione in soli 5 minuti, una delle prime azioni che la maggior parte delle persone deve compiere è quello di personalizzare l’aspetto del sito web.
Si tratta di una semplice operazione da eseguire dato che la scelta dei temi e dei modelli disponibili sul mercato è davvero ampia ed interessante. Ma in che modo il tema del sito web influenza la SEO ed il ranking del sito? Scopriamolo in questa guida.
SEO Strategy: perché il tema del sito influisce sulla Search Engine Optimization?
Il problema principale è ascrivibile al fatto che la maggior parte degli users pensa solo all’importanza degli aspetti visivi di un tema, ignorando completamente quelli tecnici. Inoltre, quasi tutti i modelli presentano nella propria descrizione la frase “ottimizzato SEO”: ciò induce in errore l’utente, il quale inizia a pensare che i problemi SEO si possano risolvere automaticamente da soli.
In effetti, non è assolutamente così, occorre una buona dote di analisi per rispondere con successo al quesito “Il tema del sito web come può influire sulla SEO?“.
Conoscere gli aspetti tecnici può aiutare a prendere una decisione più consapevole quando si acquista un tema: occorre, comunque, ottimizzare il sito per ottenere i migliori risultati possibili e la scelta del tema può aiutare a risolvere molti problemi sin dall’inizio.
Perché e in che modo i temi/modelli influenzano la SEO? Sino a qualche tempo fa ottimizzare la SEO era piuttosto banale, bastava inserire all’interno dei contenuti un corredo articolato di keyword ed il gioco era fatto. Inoltre, per il ranking bastava inserire qualche link in entrata ed in uscita ed il sito era ben classificato.
Oggi, sono stati sviluppati molti altri fattori di ranking e l’ottimizzazione in ottica SEO ha dovuto adattarsi alle nuove sopravvenute esigenze per consentire agli utenti di beneficiare di nuovi aspetti importanti da considerare.
I temi e modelli espletano un ruolo sempre più importante nella struttura di un sito Web e possono impattare sulla velocità di caricamento delle pagine.
Anche se i contenuti del blog o del sito web sono buoni e di interessante qualità, è necessario trovare un giusto “compromesso” tra qualità dei contenuti testuali, immagini, scelta dei temi e del modello di user experience. Non occorre pensare solo a quello che piace, ma è soprattutto rilevante tenere in debita considerazione ciò che potrebbe piacere effettivamente all’audience di destinazione del sito o del blog.
Scegliere un tema “flat” non è sempre la migliore soluzione possibile dato che può generare confusione ed avere un impatto non positivo sull’audience: ciò pone rilevanti problemi sul ranking e sul posizionamento dello stesso web site sui principali motori di ricerca.
SEO e ranking: come influisce la bassa velocità di caricamento pagine?
La bassa velocità di caricamento delle pagine del sito web cagiona una perdita di competitività rispetto alla concorrenza: i cyber user odiano dover attendere troppo tempo e preferiscono cambiare sito.
Sulle connessioni mobili 3G, il tempo medio di caricamento per un sito Web è di 19 secondi e si stima che circa il 50% degli utenti abbandoni il sito Web se sono necessari più di 3 secondi per caricarsi. Ciò aumenta la frequenza di rimbalzo e ha effetti piuttosto negativi sul ranking e sulla possibilità di generare ottime entrate monetarie.
Una delle soluzioni che Google mette a disposizione è l’utilizzo delle Accelerated Mobile Pages o AMP, un progetto open source che si pone l’obiettivo di velocizzare il caricamento dei siti quando vengono aperti da dispositivo mobile come un cellulare, smartphone, tablet, etc.
Cosa significa implementare l’AMP? I benefici dal punto di vista della SEO e del ranking sono immediatamente positivi e sono ascrivibili ai seguenti: incremento del tempo di permanenza dell’utente sul sito web, maggiori click sui banner pubblicitari, maggiore traffico e visibilità. Il tutto si traduce in un consistente aumento delle entrate monetarie.
Chi implementa l’Accelerated Mobile Pages è in grado raggiungere maggiori velocità di caricamento delle pagine: il che si traduce in un CTR o Click-through rate migliore e in più conversioni, oltre a tassi di rimbalzo più bassi e tempi di sosta più alti.
Conclusioni
Ottimizzare il sito web per chi è un esperto di SEO aiuta a raggiungere un posizionamento migliore rispetto a quello della concorrenza.
Sebbene la SEO sia in continua evoluzione e non sia una “scienza esatta” pone costanti sfide, specie alla luce del semplice fatto che Google valuta e conferisce grande importanza:
- ai contenuti testuali più ricchi e approfonditi,
- all’ottimizzazione mobile
- ai backlink di qualità,
- alla velocità di caricamento delle pagine web su mobile.
Si tratta di un “mixage” di fattori di ranking assolutamente determinanti per il successo del proprio sito web.
Articolo a cura di Max Del Rosso, Esperto SEO ilmioposizionamento.it